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Yamaha xv 1000 cafe racer "AKATOMBO"


Può una motocicletta diventare un oggetto narrativo? Capace di “rievocare” una storia che si fonde e rimescola tra passato e futuro, tradizione e innovazione?
La sfida raccolta dal machiavellico team di Tondo Garage è stata proprio questa e per l’occasione il giovane Walter Castrogiovanni​ , noto al pubblico per la sua "VALCHIRIA", si è unito alla squadra.
Hanno lavorato sulla base di una moto, che molti preparatori già scelto per la loro special, una Yamaha XV 1000, realizzando qualcosa di diverso visto fino ad ora, in forme e colori, che colpisce la vista e spinge ad osservare la moto.


"Volevamo realizzare una moto commemorativa l'abbiamo chiamata AKATOMBO (libellula rossa) come il biplano della Marina imperiale giapponese, come la YA-1 la prima moto della omonima azienda. Abbiamo voluto creare un percorso storico guardando la moto dall'anteriore al posteriore, partendo dal cupolino rigorosamente anni 60 come le prime endurance, proseguendo con un serbatoio in stile 80 per terminare con un codino minimale come le moto attuali."


"Doveva essere arrogante, fascinosa come una amante, futurista e smaniosa di sfidare la vittoria di Samotracia alla maniera di Marinetti, ma memore del furore antico nipponico, tanto forte da essere fuori da ogni schema o vile moda !






Battezzata #AKATOMBO, dal Giapponese “Libellula Rossa”.  Allo stesso modo in cui veniva soprannominata la prima Yamaha della storia, memore di grandi vittorie sportive, strappate sul monte Fuji.
Dopo la BiPlane questa è la seconda moto che richiama elementi che riconducono agli aerei , infatti veniva così chiamata a sua volta in memoria dei biplani della marina militare Giapponese che portavano, non a caso, la stessa colorazione.
Arancio e Rosso; colori che abbiamo reinterpretato per creare questa endurance su base Yamaha XV.


La linea della moto vuole ripercorrere la storia delle competizioni su due ruote dagli albori, fino ai giorni nostri.
La moto si può dividere in tre parti, stilisticamente e storicamente assai differenti, ma ben mitigate nell’insieme. La zona anteriore con l’avvolgente cupolino rappresenta gli anni 50/60, il serbatoio i fascinosi anni 80’ e la coda snella, volutamente tronca, rappresenta lo stile attuale delle moto sportive, compatte e filanti.




All'anteriore si può notare un avantreno nuovo completo, proveniente da una supersportiva moderna, questo permette di avere maggiore feeling alla guida e allo stesso tempo maggiore sicurezza grazie al nuovo impianto frenate.
Un nuovo ammortizzatore anche al posteriore completa l'aggiornamento della ciclistica, mentre per il motore un nuovo sistema di scarico con un terminale Arrow e un elemento filtrante per far entrare più aria ai carburatori. 






Non semplicemente una moto trasformata, ma un nuovo concetto di vedere, concepire e ammirare il veicolo a due ruote.
Che come un testo scritto da la possibilità a chi la osserva di cogliere una storia complessa.












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